Famiglie, il Centrodestra presenta cosa fare: «Revisione tassa rifiuti, aiuti a scuole paritarie e centri estivi, baby card e cambio di criteri d’accesso per nidi e materne». Portesani: «Poca ideologia, tanta pratica»
L’inverno demografico e il contestuale invecchiamento della popolazione sono, come scrive l’autorevole ‘Rapporto Lombardia 2023’ (PoliS- Lombardia), gravi minacce per lo sviluppo delle nostre città. Per questo il centro destra introduce attività che vanno a sostenere le famiglie dal punto di vista finanziario, poca ideologia, ma tanta pratica e oggi sono state spiegate nel corso di una conferenza stampa a cui erano presenti oltre che Alessandro Portesani, candidato sindaco, anche Jane Alquati (Lega), Saverio Simi (FI), Giuseppe Trespidi (UDC) e Paolo Italia (Fdi).
“Si parte con la Baby card’, ha spiegato Alessandro Portesani candidato sindaco per lo schieramento del centro destra. “E’ appunto una card virtuale per ogni nuovo nato in città che prevede una serie di sconti in negozi. È già stato preso e applicato da diversi comuni italiani. La ridefinizione della Tariffa puntuale rimodulandola a favore di famiglie con figli minori”. “C’è anche il capitolo importante del sostegno alle scuole paritarie cremonesi. Bisogna valutare se sono nati nuovi nidi e scuole di infanzia che possano rientrare nella convezione erogata dal Comune di Cremona. Crediamo fortemente che queste strutture assolvano un’importante funzione pubblica. Va garantito il sostegno alla convenzione e il conseguente sostegno economico”.
E sempre in tema di aiuto alle famiglie, ora che arriva l’estate, il centro destra ha spiegato che occorre, da subito, “sostegno a servizi educativi per le vacanze. Va garantito ed ampliato il contributo comunale sui centri estivi, oggi i fondi sono limitati e non c’è la sicurezza di poterlo ricevere per tutte le famiglie che devono conciliare vita e lavoro”. “Servirà anche mettere mano ai criteri di accesso ai nidi e alle scuole comunali. Dare maggiore attenzione alle famiglie dove entrambi i genitori lavorano, che di conseguenza spesso hanno un Isee più alto: ciò renderebbe più sostenibile il servizio grazie alla maggiore capacità contributiva delle famiglie. Nella nostra idea di servizi familiari dobbiamo puntare al superamento del criterio unico Isee, non può essere l’unico indicatore”.
La nostra amministrazione ha due obiettivi, hanno sottolineato tutti gli esponenti del centro destra: l’Istituzione del Garante per l’infanzia e l’ottenimento della certificazione di ‘comune Amico della Famiglia” che è già stata presa e applicata da diversi comuni italiani.